
Nell’immenso panorama culturale che offre la capitale francese, c’è una mostra che si è già candidata a diventare l’evento culto del 2012. In particolare perché, per stessa scelta del suo protagonista, Parigi sarà l’unica opportunità in Europa per vederla, dopo le tappe del MoMA a New York, Melbourne, Toronto e Los Angeles.
È “Tim Burton – L’exposition”, galleria di meraviglie, oggetti, scenografie e bozzetti raccolti dai trent’anni di carriera di uno dei geni del cinema mondiale. Dal commovente “Frankenstein” moderno di Edward Mani di Forbice, all’horror gotico di Sweeney Todd e Nightmare Before Christmas, in mostra l’immaginario di un artista che ha saputo coniugare Edgar Allan Poe e Walt Disney, riuscendo nella formidabile impresa di diventare un’icona stilistica, adorata e (invano) imitata.
La mostra, che ricalca ampiamente quella originaria del MoMA di New York, raccoglie in particolare disegni, dipinti, fotografie e sculture, a rivelare la straordinaria versatilità creativa di Burton, che iniziò la sua carriera proprio come disegnatore. A convincere Burton – che vive a Londra con la moglie e attrice Helena Bonham Carter – a scegliere Parigi è l’ospitalità di un luogo d’eccezione per ogni cinefilo: la Cinémathèque Francaise, luogo di culto dell’espressione cinematografica europea, che negli anni Sessanta fu l’officina della Nouvelle Vague.
Insieme alla mostra, una retrospettiva completa di tutti i film realizzati da Burton (comprese le produzioni), oltre a una carta bianca che raccoglie i film che maggiormente l’hanno ispirato.
Una mostra che durerà cinque mesi, e che si pone come meta obbligata per il weekend parigino dell’anno.
V.R.
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