
Sarà costruito a Roma, in via Boncompagni, il primo progetto italiano (ed europeo) dello studio di architettura cinese Mad Architects. Si è infatti finalmente concluso il lungo iter approvativo della proposta presentata dai vincitori del concorso a inviti (che si appoggiano a collaboratori italiani tra cui Isi engineering e Studio Busnengo) lanciato nel 2010 dal Fondo Unicredito Immobiliare Uno e Torre sgr per la trasformazione del centrale isolato compreso tra via Boncompagni, via Puglie, via Sicilia e via Romagna.
Il complesso, soggetto per la composizione e la posizione di particolare pregio alla complessa presentazione e approvazione di un Piano di recupero di iniziativa privata, è attualmente composto da tre elementi edilizi disomogenei che racchiudono una corte interna: un edificio residenziale e terziario affacciato su via Boncompagni e via Romagna che, realizzato negli anni settanta, si estende per la maggior parte dell’isolato; l’ex chiesa di San Lorenzo da Brindisi all’angolo tra via Puglie e via Sicilia e l’ex Curia Generalizia e Collegio internazionale dei Frati Cappuccini su via Sicilia, abbandonato nel 1968 e poi residence con 40 unità.
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Il Complesso Boncompagni
Inizia così la fase progettuale esecutiva del “Complesso Boncompagni” che nei prossimi anni trasformerà completamente l’area, mantenendo le facciate dell’ex Collegio e integrando l’ex chiesa, rifunzionalizzata in biblioteca e centro congressi.
L’azione sarà concentrata maggiormente sull’edificio compreso tra via Boncompagni e via Romagna, che diventerà una residenza di alta gamma di otto piani fuori terra in cui saranno ricavate 145 nuove unità immobiliari a metrature variabili con spazi commerciali. Verrà realizzato anche un nuovo parcheggio di cinque livelli sotterranei.
© MAD Architects
La modalità di intervento sarà parzialmente conservativa: riutilizzerà infatti le strutture portanti esistenti, solai, pilasti e travi in cemento armato, ricostruendo un involucro totalmente nuovo che andrà a sostituire le vecchie facciate rimosse.
© MAD Architects
Elemento completamente contemporaneo, le nuove facciate apriranno l’edificio all’esterno e daranno nuove immagine e personalità al complesso ricorrendo a materiali come vetro e acciaio e realizzando per ogni piano superfici traslucide curve nei cui interstizi saranno ricavati balconi e aree verdi. Il vetro sarà utilizzato anche nelle balaustre a chiusura dei terrazzi le cui sporgenze saranno plasmate da elementi sagomati che si prevedono in GRC (Glass Fiber Reinforced Concrete).
© MAD Architects
All’interno dell’isolato, l’esistente corte sarà anch’essa trasformata in un giardino astratto con uno specchio d’acqua centrale.
© MAD Architects
L’autore

Laura Milan
Architetto e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, si laurea e si abilita all’esercizio della professione a Torino nel 2001. Iscritta all’Ordine degli architetti di Torino dal 2006, lavora per diversi studi professionali e per il Politecnico di Torino, come borsista e assegnista di ricerca. Ha seguito mostre internazionali e progetti su Carlo Mollino (mostre a Torino nel 2006 e Monaco di Baviera nel 2011 e ricerche per la Camera di Commercio di Torino nel 2008) e dal 2002 collabora con “Il Giornale dell’Architettura”, dove segue il settore dedicato alla formazione e all’esercizio della professione. Dal 2010 partecipa attivamente alle iniziative dell’Ordine degli architetti di Torino, come membro di due focus group (Professione creativa e qualità e promozione del progetto) e giurata nella nona e decima edizione del Premio architetture rivelate. Nel 2014 costituisce lo studio associato Comunicarch con Cristiana Chiorino e Giulietta Fassino.
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